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Rio Sabbioni Il Rio Sabbioni si trova nel Parco Storico di Monte Sole, versante Ovest di Monte Salvaro. Si tratta di un piccolo corso d'acqua che, nascendo poco lontano da casa Morandi a Grizzana, dopo un percorso di circa 4 km si getta nel fiume Reno presso Fornaci.La parte più selvaggia del Rio inizia in località Mulinelli e a tratti assume un aspetto da forra, con diverse cascatelle, una delle quali cade nel vuoto per quasi 15 m. La prima volta lo percorremmo integralmente, seguendo rigorosamente il corso d'acqua e scendendo in corda doppia le cascate. Altre volte, con amici e figli, preferimmo discendere da un ramo secondario a valle di Ca' di Minghello che riteniamo più scenografico e gratificante, aggirando eventualmente i salti su di un lato della gola. In inverno più volte vi cercammo condizioni particolarmente suggestive, finalmente, il 6 Gennaio 1993, approfittando di un lungo periodo di temperature bassissime, decidemmo di scendere il Rio Sabbioni con un gruppo di amici sperando di ammirarlo in condizioni eccezionali: infatti lo trovammo completamente ghiacciato; addirittura la cascata nel vuoto di 15 metri era diventata un'unica colonna di ghiaccio. Quelle condizioni climatiche non si sono più ripetute e considerando i cambiamenti in atto...Ci restano queste modeste foto a testimonianza. Stefano e Luigi Grandi 05/11/2019 |
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I giornali della Wehrmacht a Monte Sole | |
Desidero condividere il ritrovamento di quel che resta di fogli di stampa propagandistica tedesca rivolta alle truppe della Wehrmacht che combattevano
nei pressi di Monte Sole. Le rinvenni nel 1986 posate all'interno di un rifugio, scavato nell'arenaria, in località Rocchetta. Portano la data Gennaio 1945, 15 Aprile 1945, 16 Aprile 1945. Queste ultime date coincidono con la conquista di Monte Sole da parte della Sesta Divisione Corazzata Sudafricana, quindi si può immaginare un repentino abbandono del rifugio. Luigi Grandi 03/11/2019 |
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L'ULTIMO RIFUGIO A MONTE SOLE Siamo tornati a Monte Sole per documentare fotograficamente l'ultimo rifugio esistente utilizzato dai soldati dell'esercito tedesco.Conserva le travature in legno originali e si trova in buone condizioni non ostante il trascorrere del tempo ed i terribili bombardamenti degli Alleati che culminarono, il 16 Aprile 1945, con la conquista del monte da parte della 6ª divisione corazzata sudafricana. Nel rifugio ci ha sorpreso tristemente la presenza del santino in memoria di Walter Brass da Sankt Lorenzen in Mürztal, recentemente scomparso; arruolato nelle tappe alpine della Wehrmacht, fu uno dei pochi sopravvissuti alla battaglia e qui venne fatto prigioniero dai sudafricani. Nel dopoguerra, si prodigò per il mantenimento della memoria delle stragi di Monte Sole e per la pace, tanto da ottenere la cittadinanza onoraria di Monzuno. Luigi Grandi 21 Ottobre 2017 Comunicato stampa del comune di Monzuno |
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I RIFUGI DI MONTE SOLE |
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Opere difensive lungo la Linea Gotica nel Parco Storico di Monte Sole |
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Durante le nostre escursioni nel Parco
Storico di Monte Sole ci siamo imbattuti con frequenza nelle
opere di difesa approntate, principalmente dall’esercito
tedesco, lungo la Linea Gotica: trincee, buche, osservatori,
camminamenti, ma soprattutto i rifugi hanno attirato la
nostra attenzione e ci hanno invogliato a cercare di
classificare questi reperti, rilevandoli graficamente,
fotografandoli e visualizzando la loro posizione su Google
Maps. In realtà questi rifugi di prima linea sono ben lontani dall’essere solide casematte in cemento armato, tuttavia, per quasi sette mesi, nell’inverno 1944 – 1945, hanno ospitato persone in condizioni terribili e sono rimasti a memoria di un momento della Storia che non vogliamo rivivere se non attraverso la conoscenza delle testimonianze. Questi ripari, quando possibile, sfruttano protezioni naturali, ad esempio il sottoroccia del Monte Santa Barbara, cui i Tedeschi aggiunsero un muro a secco paraschegge, oppure come la Buca del Diavolo di Monte Salvaro dentro la quale, sempre i soldati dell’esercito tedesco, avevano sistemato una scala di legno per discendere nel primo tratto (informazione da me raccolta da testimone diretto).
ad ulteriore protezione e mascheramento, con sassi e terra. |
Un piccolo
rifugio di questo tipo è ben conservato a Monte Sole; oltre
a mostrare le tecniche costruttive descritte, presenta su di
un lato una lamiera con un foro per consentire l’uscita di
un tubo di stufa. La quasi totalità delle trincee (Schützengraben) e delle buche individuali (Schützenloch) furono realizzate dall’esercito tedesco, mentre i Sudafricani del 6th SAAD, che avevano per gli Alleati la responsabilità del territorio fra il torrente Setta e il fiume Reno, realizzarono quasi esclusivamente buche individuali (slit trench per gli Inglesi o foxhole per gli Americani ) visibili a Monte Pezza, presso quota 806 m di Monte Salvaro e a Monte Termine. Le condizioni di queste opere risentono degli intensi bombardamenti di allora, degli anni trascorsi e del terreno raramente solido, per cui non è prudente entrare nei rifugi ma conviene limitarsi a percorrere i camminamenti di collegamento osservando ed immaginando la funzione delle caverne artificiali (rifugio, osservatorio, dormitorio, magazzino) e delle trincee. Un’annotazione sul riparo che ora queste opere offrono ad animali: una volta abbiamo trovato all’interno la traccia di un capriolo, tre volte abbiamo verificato la presenza del pipistrello ferro di cavallo minore (ci siamo allontanati immediatamente per non disturbarlo). Numerosi gli insetti, che non abbiamo identificato, salvo la Dolichopoda. Ora il nostro intento è di continuare il lavoro di rilievo, la catalogazione, la pubblicazione di queste opere difensive per contribuire alla conoscenza di quel momento storico e della Linea Gotica, che fra pochi mesi compirà settanta anni. Un ringraziamento infine a tutti gli amici che hanno lavorato a questo progetto ed in particolare a Paolo per le schede e il loro inserimento in Google maps. Luigi Grandi 25 Agosto 2013 Visualizza e scarica le schede |
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